LA VIA CRUCIS DI VANDELLI A ROMA IN SANTA MARIA DEI MIRACOLI

di Michele Fuoco – Gazzetta di Modena, 16 aprile 2022

L’artista di San Felice raccoglie consensi con il suo lavoro sacro nato da un incontro del tutto fortuito ma fruttuoso con Don Ercole.

ROMA. Un’Opera Magna è quella presentata dall’artista modenese nella Capitale e che ha riscosso il consenso unanime, di pubblico e critica.

Un incontro del tutto fortuito quello tra Marcello Vandelli e Don Ercole e l’idea di dar a quattordici stazioni, che riprendessero la “Via del dolore”, il calvario che Gesù dovette affrontare portandosi una croce sulle spalle, condotto verso il luogo che lo vedrà crocifisso, la collina del Golgota.

Ma Vandelli scardina ed al sacro unisce dei simboli che ci riportano alla caducità del nostro tempo, un tempo che di quel sacrificio sembra non aver più la sensibilità per percepirne il peso. E mai come in questo periodo, il nostro smarrimento, dinanzi al periodo nefasto che il mondo sta vivendo, sembra poterlo dimostrare.

Le quattordici opere della misura 70×320, la cui impronta cromatica non conosce certo mediazione ed arriva diritta, come un pugno allo stomaco, saranno esposte presso la Chiesa di S. Maria dei Miracoli, in Piazza del Popolo, nel periodo Pasquale ma non lasceranno mai la Capitale, poiché a sorpresa, Vandelli fa un atto di generosità e le dona al Santuario che dal 12 marzo le ha ospitate.

Di Marcello Vandelli, Vittorio Sgarbi concluse una presentazione asserendo “qualcosa mi dice che di lui sentiremo a lungo parlare” e questo monito, sembra oggi aver trovato la giusta rispondenza.

Vandelli è definito dalla critica una delle figure più rappresentative della Pop Art Italiana. Modenese (vive e lavora a San Felice), sessantatreenne, promotore di un simbolismo dalla potenza pittorica indiscussa, propone da sempre opere di grandi dimensioni e messaggi di contenuto mai banale.