IO RIPARO LE STELLE

di Antonella Bonaffini

06 Maggio 2021

Chissà se un giorno l’incubo che stiamo vivendo diventerà solo un lontano ricordo.

Sentire che il numero di decessi nel mondo è così elevato da indurre alcuni paesi a bruciare i corpi per strada, desta qualche brivido ma ormai, è come se ci fossimo assuefatti all’idea della morte. Non vi è famiglia che non sia stata toccata da questa terribile tragedia. Si è purtroppo constatato che il virus non annienta solo chi ha patologie pregresse. Sono morti individui sani, giovani, sono morti anziani, sono morti bambini.

Il virus, nella sua manifestazione più esasperata, è riuscito ad annientare tutto ciò che si trovava davanti, e che ahimè, non ha potuto saputo trovar giusta soluzione. Riusciremo un giorno a riparare questo cielo, all’improvviso tintosi di dolore?

L’opera che oggi vi presento è riconducibile al simbolismo Vandelliano e con una ingenuità, a tratti disarmante, si pone di denunciare la NON adesione ad un meccanismo di assuefazione divenuto francamente preoccupante. Il tanto discusso coprifuoco non ha funzionato, non hanno funzionato le chiusure, non hanno funzionato i conti in rosso, i sacrifici di noi tutti.

Lo stato di isolamento ci ha reso tristi, demotivati, poiché ci ha privati di quanto di più bello potesse appartenere a questa magnifica esistenza. Ci ha privati della libertà. Ci siamo ammalati ed eravamo da soli, ma ciò che è più grave, è che questo virus ci ha portato a congedarci da questa vita in un modo del tutto innaturale. Morivamo e lo facevamo in silenzio, completamente in solitudine. Ed allora c’è da chiedersi cosa eravamo e cosa siamo stati costretti a diventare.

Siamo navi in piena tempesta, che faticano a trovare una bussola che alla terra li possa riconciliare, siamo poeti senza parola, mimi senza espressione, siamo cantori senza più una musica, siamo ciò che mai avremmo creduto potessimo essere e che non trova più una razionale giustificazione. E chissà se un giorno potremmo guardare ancora fiduciosi questo cielo, le cui stelle saremo chiamati a riparare.