IL SIMBOLISMO VANDELLIANO

“Attraverso un simbolo, è possibile tradurre forme espressive che risultano inequivocabili. Questa capacità, è data dall’intensità con cui la figura riesce ad imporsi, e che spesso, risulta essere correlata ad una capacità cromatica molto marcata.

Marcello Vandelli ricorre ad un simbolismo del tutto personale, per tradurre le emozioni più variegate che popolano il suo animo ma lo fa con una sensibilità che sembra volere e potere andare oltre e che coglie l’osservatore impreparato portandolo a rimanere impigliato nel suo stesso esistere.

A differenza di altri, che anche al simbolismo erano ricorsi, l’uomo Vandelli si compiace nel voler osare, e lo fa in modo squisitamente disarmante e straordinariamente  naturale, mettendo in gioco se stesso.

Il simbolismo Vandelliano, conserverà nel tempo l’impronta inconfondibile di chi lo ha partorito, nell’incessante progredir di sensazioni altalenanti che hanno vinto e probabilmente a lungo continueranno a vincere, per quella veridicità inconfutabile che riuscirà, nel tempo, a risolvere ogni dubbio.

Vittorio Sgarbi, recensendo Vandelli, disse che di lui avremmo sentito a lungo parlare. Io colgo nel simbolismo di Marcello Vandelli una sfida che dubito conoscerà molti rivali e che consegnerà alla storia non solo l’artista ma il percorso di un uomo che volle e seppe mettersi in gioco…. al solo scopo di non annoiar se stesso.”

Riccardo Toffoli, giornalista

“Quando si parla del Maestro Vandelli non ci si può esimere dal considerarlo un artista simbolista, sebbene il simbolismo Vandelliano vada interpretato in una chiave del tutto diversa da come siamo soliti fare.

Il simbolismo è una corrente artistica e letteraria sorta in Francia e diffusasi in Europa sullo scorcio del XIX secolo caratterizzata, in opposizione al realismo ed al naturalismo, dalla tendenza a non rappresentare fedelmente il mondo esteriore ma a creare piuttosto il mondo della suggestione fantastica dei sogni mediante l’utilizzo di allusioni simboliche.

Gli artisti ricorsero ad esso con il chiaro intento di superare la pura visività dell’impressionismo in senso spiritualistico, cercando di trovare delle corrispondenze tra il mondo oggettivo e sensazioni del tutto soggettive.

Le opere che ne derivavano erano pertanto destinate ad un pubblico colto ma con Vandelli, la sapentia non basta perché se di Simbolismo Vandelliano vogliamo parlare, dobbiamo aver bene in mente che questo trascende ogni canonica considerazione.

A Vandelli piace osare e riesce a farlo libero da preconcetti e costrizioni tanto da ricorrere al simbolismo proprio per introdurre nelle sue opere la sua stessa figura.

Ed è tutto questo a renderlo inconfondibile, riconoscibile tra centinaia di artisti del mondo contemporaneo, configurandolo come indimenticabile ed intramontabile genio del nostro tempo.”

Marco Grilli, storico e critico d’arte