IL FOLLE, IL GENIO E L’ARTISTA: IL RITRATTO DI UN BAMBINO DI NOME MARCELLO

di Antonella Bonaffini – Il giornale del Lazio

 

Quella di dipingere è una dote che appartiene a tutti. Quella di arrivare è prerogativa di pochi, è prerogativa di chi non vede la pittura come fine a se stessa ma se ne avvale per allargare i propri orizzonti emozionali, e forse, persino quelli degli altri.

Marcello Vandelli oggi, sia in Italia che all’estero, viene riconosciuto come uno dei maggiori rappresentanti della Pop Art, una forma pittorica espressione dell’immaginario collettivo, una forma pittorica che si avvale del simbolo per esprimere il concetto ma lui lo fa scardinando le linee di condotta di chi lo aveva preceduto, operando in un modo del tutto singolare, con disinvolta genialità, quella stessa genialità che piega la corrente simbolica al suo cognome.

Si parla ben presto di « Simbolismo Vandelliano » come a voler isolare la pittura del pittore Modenese, non rendendola equiparabile ad alcun artista contemporaneo, come a volerla decontestualizzare persino dal passato, affidando a Vandelli un arduo compito. Quello di andare oltre.

Fu lo stesso Vittorio Sgarbi, in occasione di una mostra che il Maestro presentò a Palazzo Velli, ad « scindere» l’arte del simbolista, concludendo il suo intervento affermando « e qualcosa mi dice che di Marcello Vandelli sentiremo a lungo parlare».

Aver la capacità indubbia di percorrere il proprio mondo interiore spaziando attraverso temi che lo vedono ora bambino, correre insieme ai suoi adorati indiani, ora perdersi nel commosso ricordo del padre, fa di Vandelli il pittore «dell’espressione» un’ espressione che non annoia, che non risulta mai ripetitiva, un’espressione che trascende ed incanta nell’immediatezza, senza rivelarsi mai banale.

Sono svariati i dipinti in cui il Maestro palesa temi di aperta denuncia sociale ma, per chi sa osservare, il messaggio arriva quasi silenziosamente, in punta di piedi, come a voler accompagnare lo sguardo in un mondo in cui non a tutti è concesso entrare ma capace di regalare incanto e di emozionare!

A Novembre, rivedremo parte della produzione artistica di Marcello Vandelli a Bologna, in una mostra presentata dal professor Vittorio Sgarbi e qualcosa ci dice che anche in quest’occasione, a vincere sarà sicuramente il colore!